
Non aveva mai pensato di fare l’insegnante fino all’ultimo anno dell’istituto Magistrale quando è stato, suo malgrado, chiamato a fare da ‘supplente’ all’insegnante di filosofia. Così ha scoperto la bellezza dell’educazione e della condivisione del sapere. Ha raccontato al podcast insegnanti al microfono, come da lì è iniziato un lungo percorso in cui la filosofia, cioè la capacità e competenza critica sulla conoscenza e sulla realtà, è stata la sua compagna di viaggio, prima come insegnante e poi come dirigente scolastico. Anche questo suo ruolo di leadership lo ha accolto e vissuto quasi per caso, o meglio per delle circostanze non programmate della vita. E’ stato insegnante di filosofia e scienze umane perchè queste discipline gli danno una prospettiva ampia, diversa, critica, e perchè l’insegnante deve sempre avere un approccio filosofico, in qualsiasi materia e ruolo. L’insegnante è un intellettuale appassionato della sua materia, non un banale ripetitore del sapere. Deve essere un intellettuale sociale.
Per questa sua passione educativa e civile, ha iniziato a collaborare con le rete delle scuole di pace, diventandone poi coordinatore. E’ un network di scuole, associazioni e altri enti, che cerca di “promuovere l’inserimento permanente dell’educazione alla pace e ai diritti umani nei programmi scolastici di tutte le scuole”. E’ stato vicepreside al liceo A. Sanvitale, e poi dirigente scolastico in vari istituti comprensivi e infine ha fondato il liceo scientifico musicale A. Bertolucci di Parma.
Le scuole di pace propongono un quaderno di pace, cioè uno strumento concreto ed operativo per educare alla pace con gesti, azioni e iniziative. perchè se la scuola non è trasformativa diventa solo riproduttiva, cioè poco significativa.
La sua ampia e lunga esperienza lo porta a sottolineare l’importanza della leadership condivisa ed educativa, così da rendere la scuola un’autentica casa, sia per lo studente e le studentesse che per i docenti.
Il suo approccio alla pace è legato al movimento Perugia-Assisi e ogni anno è riuscito a coinvolgere scolaresche in questa importante e riuscitissima marcia per la pace.
Ha scritto anche un Atlante delle religioni in quanto è stato agli inizi della usa carriera professionale un insegnante di religione cattolica ed è ancora convinto che occorre una alfabetizzazione religiosa per aiutare un deficit di democrazia.
La scuola è un bene comune e deve essere organizzata per affrontare al meglio le sfide dell’oggi.
Ora che è in pensione, il professor Tosolini è coordinatore scientifico della Casco learning, un centro di innovazione didattica e sociale, nato dal gruppo Scuola, offre corsi di formazione per l’innovazione e la trasformazione digitale attraverso attività laboratoriali.
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