Maghita Palumbo: Banco della solidarietà col Ruanda e didattica partecipativa

La professoressa Maghita Palumbo insegna latino e greco all’IIS E.Duni – E.Levi sezione liceo classico di Matera dopo le diverse esperienze nelle scuole della provincia, come precaria, una lunga ‘gavetta’ di dieci anni prima di arrivare al ruolo. Ha raccontato al podcast Insegnanti al microfono come le tante scuole incontrate le hanno permesso di accumulare un’ampia esperienza. Dopo la laurea in archeologia ha deciso che il rapporto con gli alunni e alunne era molto più arricchente che il lavaro fatto di scavi o di gestione delle mostre nei musei. Ritiene la professione di insegnante la più bella del mondo, tanto che la farebbe anche come volontaria. E la sua grande passione la trasmette in classe e con attività anche extra scolastiche. E’ convinta che l’apprendimento abbia bisogno di diversificate esperienze per poter interessare gli alunni e portare risultati, come ad esempio la collaborazione con il FAI, il Museo della Scienze di Matera lo Sparkme Space Academy, e Libriamoci, cioè gli appuntamenti con l’autore di un libro e il progetto Amabili Confini, un’associazione culturale con cui collaboriamo da anni che organizza a maggio e giugno una rassegna di incontri con autore. Noi facciamo con quest’associazione, tra gennaio e marzo, un percorso di formazione su tematiche vicine al mondo dei giovani, poi ospitiamo uno di questi scrittori nella nostra scuola. L’anno del lock down addirittura 20 nostri alunni a coppie hanno scritto un racconto con la collaborazione, l’editing e i suggerimenti di 10 scrittori (tra cui Donatella Dipietrantonio, Ilaria Gaspari, Elena Varviello, Daniele Mencarelli, Alberto Garlini) che avevano scritto l’incipit del loro racconto. Quest’ultima esperienza è gestita dagli alunni, che preparano tutto quello che serve per l’incontro sia dal punto di vista logistico che dei contenuti con domande e introduzioni.

Ma uno dei progetti più belli, raccontato da Maghita, è il “banco della solidarietà”, iniziato nel lontano 1995. Allora la guerra scoppiata in Rwuanda con il genocidio tra huti e tutsi fece arrivare a Matera un missionario tedesco, padre Herman Schultz che raccontò quella tragedia insieme ad alcuni bambini ruandesi sfuggiti al macete. Da allora ogni anno la scuola organizza uno spettacolo di raccolta fondi da inviare in Rwanda per la costruzione di una scuola. Così da Ottobre fino a Dicembre oltre duecento studenti e studentesse sono impegnati mattina e pomeriggio a preparare l’evento. Nel 2022 hanno raccolto 6000 euro. Nel tempo c’è stato anche uno scambio di visite, chi è andato lì e chi è stato ospitato a Matera.

Palumbo è anche nel tema digitale e utilizza nella didattica la tecnologia come supporto alle sue lezioni, senza pregiudizi ma con l’idea che la tecnologia non sostituisca lo studio e la ricerca personale, ma la supportano.

Secondo lei la scuola italiana ha un alto livello di preparazione dei docenti e un ottimo rapporto insegnanti-studenti. Di contro sottolinea che soprattutto il PNRR non è stato sfruttato per adeguare e potenziare le strutture e infrastrutture delle scuole, così differenti nelle aree del Paese. Adeguare e migliorare gli ambienti aiuterebbe parecchio a sostenere e facilitare le attività del pomeriggio, così importanti in molte zone dell’Italia.

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