Pietro Alotto: la mappe argomentative per insegnare il pensiero critico

Pietro Alotto è arrivato in val di Fiemme dal mare di Agrigento ai primi anni novanta per insegnare Filosofia e storia. Ha raccontato al podcast Insegnanti al microfono di aver fatto i primi anni un pò di esperienza nelle scuole trentine sia alle medie che alle superiori, arrivando ad avere il ruolo nell’istituto superiore “Rosa bianca” di Cavalese. Si è innamorato della filosofia per merito di due suoi insegnanti del liceo: uno che gli ha fatto appassionare alla filosofia e uno alla lettura. Così ha studiato all’università di Palermo e da quando aiutava i compagni liceali con la filosofia ha intuito che gli sarebbe piaciuto insegnare, condividere, trasmettere agli altri il sapere, il pensiero. Dopo i primi anni di didattica tradizionale, ha scoperto il metodo delle mappe argomentative, cioè un modo strutturato e schematico per smontare, capire, destrutturare i legami logici che ci sono alla base di ogni argomentazione, testo, discorso. Scovare questi elementi aiuta poi ad essere realmente critici in modo appropriato e fondato. Ha applicato questo metodo anche a scuola e ha aperto nel 2017 un blog La scuola che non c’è, dove condivide con gli internauti le sue riflesisoni sulla didattica, sulla filosofia, sulla scuola. Ha poi iniziato una collaborazione editoriale con La Scuola di Brescia per un manuale, Laboratorio di argomentazione, una introduzione alla logica informale, alle mappe argomentative e insieme una introduzione alla pratica filosofica, edizioni Audino, sulle mappe argomentative da accompagnare ai manuali scolastici e aiutare gli alunni e alunne del quinti anno ad affrontare nel migliore dei modi la prova d’italiano di tipo B, testo argomentativo. .


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