Federica Minozzi: la didattica della fisica per tutti

Federica Minozzi è una giovane laureata in fisica che da pochi anni è entrata per passione nel mondo della scuola. Ha raccontato al podcast Insegnanti al microfono che ogni anno ha cambiato scuola, essendo precaria. Ha insegnato nel liceo di Giulianova, TE, e la sua idea di fare l’insegnante le è venuta quando da studentessa universitaria ha fatto da tutor ad altri studenti e si accorta di quanto sia bella la relazione educativa nell’istruzione. Si è diplomata al liceo classico e poi ha deciso di iscriversi a fisica facendo la triennale a L’Aquila e la specialistica a Camerino (MC), e l’impatto è stato molto faticoso, per questo capisce molto bene i suoi studenti e studentesse quando di fronte alla matematica e alle teorie fisiche trovano difficoltà a capire. Per questo ha affiancato anche tanta formazione sulla didattica della fisica e ha scoperto che c’è tantissimo materiale e ricerca per aiutare il lavoro del docente in classe. La sua didattica è molto pratica, semplice, presa dalle esperienze e dai dati quotidiani, così da favorire l’approccio positivo e curioso a materie impegnative.

Ha aperto un canale su youtube, L’angolo della prof, per dire tutte quelle cose che non riesce fare in classe per mancanza di tempo e di attenzione ai singoli, in questo modo ognuno può trovare delle cose in più, approfondimenti e materiale aggiuntivo rispetto a quello che si fa in classe, per ripassare e approfondire, non avendo tutti la stessa autonomia e capacità nel metodo di studio.

Lei stessa ha affrontato anche la difficoltà dell’ingresso nel sistema scolastico, in quanto il sistema scolastico stesso non offre le indicazioni pratiche per orientarsi con i documenti, le modalità, gli strumenti per fare bene in classe. Infatti capita che ti chiamino per l’incarico annuale, e il giorno dopo ti presenti nella scuola e magari la stessa mattinata ti affidano le classi, senza aver mai visto quell’istituto, quei colleghi, il dirigente e gli alunni e alunne. Chi non ha mai fatto l’insegnante, non può saperecome funziona semplicemente il registro elettronico, il regolamento d’istituto specifico, le ‘modalità e le tradizioni’ di quella specifica scuola. E siccome gli alunni e alunne pensano che chi siede dietro una cattedra sappia già tutto, a volte restano delusi, o sorpresi o disorientati perchè vedono l’insegnante un pò spaesato. Federica sottolinea un aspetto importante della modalità di “iniziazione” nella scuola. Occorre una maggiore attenzione e supporto a chi comincia per la prima volta, e forse anche dopo, a fare l’insegnante.

La scuola italiana ha una grandissima attenzione e competenza per l’inclusione, un aspetto molto importante e bello dell’istruzione, ma nello stesso tempo non riesce a valorizzare adeguatamente i migliori talenti, aiutarli e sostenerli a raggiungere livelli più ambiziosi.


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