Marina Mineo: lettura ad alta voce come didattica inclusiva

La maestra Marina insegna da trent’anni. Da quindici presta servizio  nella scuola primaria “E. Fermi” dell’I.C. “G. Cadelli” di Roveredo in piano, provincia di Pordenone. Ha raccontato a “Insegnanti al microfono” come, da oltre dieci anni, utilizza la metodologia della lettura ad alta voce. L’idea le è venuta ricordando come da bambina, la lettura del libro “Cuore” suscitasse in lei emozioni e partecipazione. Ha iniziato così ad introdurre tale pratica anche nelle sue classi fin dalla prima, dedicando un appuntamento fisso settimanale. La lettura ad alta voce può essere fatta da tutti, anche se una specifica preparazione aiuta a catturare e tenere l’attenzione grazie alla capacità di modulare il tono della voce, alla gestione della respirazione, alla corretta dizione e ad altre piccole accortezze che  rendono l’ascolto molto più gradevole e coinvolgente. Con i più piccoli comincia con alcuni minuti di lettura fino ad arrivare gradatamente, in quinta, all’ascolto continuativo anche per un’ora. L’ascolto aiuta molto chi ha difficoltà di lettura autonoma e rafforza la capacità e tenuta dell’attenzione, sia nei bambini che negli adulti. Per questo la maestra consiglia anche gli audiolibri. E’ un modo molto bello per stimolare la curiosità, la ricerca, gli aspetti emozionali e la capacità di costruire, nell’immaginario personale, l’ambientazione e i personaggi del libro. La maestra Marina utilizza molto l’attesa, lasciando i suoi alunni nella suspense anche per diversi giorni. Questo li aiuta a mantenere alti i livelli di attenzione, al recupero della trama, a fare anticipazioni sul proseguimento della storia. Le generazioni digitali sono abituate, con TV e canali multimediali, a recuperare le parti mancanti o le puntate perse di serie televisive, non ponendo sufficiente attenzione a ciò che seguono poiché sanno che possono, in ogni momento, ritornare indietro e rivedere o riascoltare quello che hanno perso. La lettura a voce alta invece “costringe” allo sforzo di attenzione, di ricostruzione, di elaborazione e di attesa. In questi giorni si sta svolgendo anche l’importante e famoso appuntamento letterario e culturale “Pordenone legge“, che coinvolge direttamente anche tutte le scuole del territorio, con laboratori, incontri con gli autori, angoli di lettura e ascolto. Secondo la maestra Marina, la scuola italiana è troppo spesso non sufficientemente apprezzata e valorizzata soprattutto per il grande, e spesso silenzioso, lavoro del corpo docente che non viene adeguatamente riconosciuto dal punto di vista sociale ed economico. Fortunatamente i nuovi insegnanti scelgono questo lavoro come autentica scelta e non più come ripiego come talvolta accadeva in passato.

Dopo anni di lettura ad alta voce, tocca ai bambini….Ecco il lavoro realizzato in un podcast a cura dei bambini, ascoltatelo sono proprio bravi! https://icroveredo-sanquirino.edu.it/news/402/-6inradio-07-puntata https://icroveredo-sanquirino.edu.it/news/400/-6inradio-09-puntata

Come diceva Goethe “Parlare è un bisogno, ascoltare un’arte”

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