
Valeria Castagnini ha insegnato Storia e Filosofia presso il Centro Studi Exedra di Verona e attualmente è docente di Filosofia e Storia presso l’Istituto Salesiano Don Bosco di Verona. Collabora attivamente con l’Università degli Studi di Milano e con l’Università di Bologna. Ha raccontato ad Insegnanti al microfono la sua formazione universitaria realizzata in Italia e poi in Francia, dove ha conseguito la Laurea Magistrale presso l’Università di Nantes. Ha così avuto modo di capire e sperimentare direttamente un sistema scolastico diverso da quello italiano. In Francia si studia la filosofia per temi o nuclei argomentativi: l’approccio è in qualche modo illuminista, poiché si è convinti che ognuno sia in grado di affrontare i grandi problemi della filosofia facendo leva sulle proprie capacità logico-razionali; il pensiero degli autori giunge solo in seconda battuta per supportare le tesi scovate o sostenute in modo autonomo dagli allievi. In Italia invece si studia la storia della filosofia e, successivamente, ma non sempre, si impara a ragionare. In Francia si tende più a filosofare, in Italia ad apprendere. Bisognerebbe mescolare i due approcci, integrarli per avere un risultato migliore.
Valeria è parte anche dell’associazione Filò-il filo del pensiero di Bologna, una realtà associativa che promuove il dialogo filosofico nelle scuole facendo leva su un approccio diverso da quello tradizionale, stimolando le persone ad avvicinarsi ai problemi della vita. I laboratori proposti da Filò si articolano attorno a una domanda filosofica e a delle attività concepite ad hoc: si sceglie uno stimolo visivo o uditivo perché risvegli la curiosità e consenta, grazie al supporto del facilitatore, di condurre la riflessione in profondità fino al cuore del tema filosofico. Un processo collegiale, dove ognuno porta qualcosa e chi coordina conduce senza imbrigliare i partecipanti verso uno scontato risultato. Il percorso offerto alle scuole dura circa 8-10 ore, proprio per far sì che sia possibile effettuare un iter filosofico serio e incisivo.
Un’altra interessantissima attività didattica realizzata proprio da Valeria riguarda il disegno associato alla filosofia. Nella sua esperienza in classe aveva capito che la filosofia poteva essere una materia un po’ astratta e difficile da comprendere. Così si è inventata una didattica per la filosofia e la storia a partire dai disegni e talvolta dai fumetti. La sua lezione parte da un disegno da lei realizzato per sintetizzare un concetto o la riflessione di un autore per dare vita a un percorso concreto che possa rendere più facile la comprensione. In storia il disegno è più illustrativo e sintetico, mentre in filosofia costituisce quello stimolo che consente poi di fare “il salto” dal concreto all’astratto.
Valeria ha scritto anche una raccolta di favole filosofiche per adolescenti e adulti che intende sottolineare il valore terapeutico della narrazione: La principessina spettinata e altri racconti, che sta presentando in giro per l’Italia.
Riguardo alla scuola italiana, Valeria pensa che sicuramente la passione dei docenti è un punto di forza. I docenti sono attori che debbono coinvolgere, far reagire, entrare in sintonia con i propri studenti. E ci sono tanti docenti che ogni giorno realizzano le proprie lezioni in modo partecipativo e coinvolgente.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi del nostro sistema scolastico, sono ancora molti gli insegnanti che si attengono pedissequamente al programma, rischiando di perdere il focus dell’apprendimento in atto.