Daniela Pampaloni: Ambassador AE, l’apprendimento differenziato e la responsabilità diffusa

Daniela Pampaloni è stata per quarantasette anni impegnata direttamente nella scuola, come maestra d’infanzia, poi di scuola primaria e infine come dirigente dell’IC «Giovanni Mariti» di Fauglia (Pisa). Ora è ambassador di Avanguardie Educative e continua a dare il suo contributo al miglioramento della scuola. Ha raccontato al podcast Insegnanti al microfono che la sua passione per l’insegnamento è nata fin da quando era alla scuola elementare e le piaceva ripetere in casa quello che imparava in classe. Inoltre ha dedicato diversi anni anche all’impegno civico come assessore alla cultura e all’istruzione in più comuni, tra cui a Pontedera, dove vive. Ha studiato a Firenze con la professoressa Pescioli di cui è diventata una stretta collaboratrice e appassionata ambasciatrice del suo pensiero pedagogico, tanto che è la presidente della Fondazione Idana Pescioli, a lei dedicata. Ha visto molti cambiamenti sociali e culturali durante questi decenni, soprattutto sottolinea quanto sia svilita la percezione della professione  dell’insegnante, a differenza del valore della scuola come istituzione che resta un punto fermo di ogni famiglia. Occorre ridare valore sociale al ruolo del docente, chiedendolo innanzitutto alla politica che deve apprezzare e valorizzare anche in termini economici il lavoro dei docenti. Inoltre occorre migliorare e modificare tanti strumenti del sistema scolastico, in particolare va fatta la riforma degli organi collegiali e va resa obbligatoria la formazione dei docenti. La dirigente Pampaloni non ha mai avuto fretta nel raggiungere obiettivi di miglioramento della sua scuola, ha sempre preferito lavorare in sinergia e collaborazione con gli insegnanti perché l’innovazione diventasse profonda e ben radicata; per questo è anche una convinta promotrice della responsabilità diffusa dentro la scuola. Serve una capacità del dirigente di valorizzare le competenze, le passioni, le caratteristiche delle risorse umane che ha a disposizione.

Dal 2016 è parte della rete di Avanguardie Educative con la  proposta di ‘Apprendimento differenziato’, cioè la modalità di insegnamento diversificata capace di offrire stimoli ai diversi alunni in risposta ai loro stili di apprendimento, alle loro caratteristiche, ai loro talenti. L’insegnante così può accompagnare gli studenti a trovare il percorso più adatto per apprendere.

La sua esperienza di assessore alla cultura e all’istruzione è stata molto importante per capire i meccanismi di gestione dell’amministrazione pubblica e poter così collaborare al meglio con i vari comuni  del territorio delle scuole dell’Istituto Mariti, sottoscrivendo già a partire dall’anno 2000 un ‘Patto per la scuola’ con gli enti locali  per portare avanti progetti, iniziative e sinergie costruttive.

E’ cofondatrice di «Senza Zaino – Per una scuola comunità», movimento nazionale nato più di  20 anni fa e che oggi conta una rete di oltre 300 istituti distribuiti in quasi tutte le nostre regioni.


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