Paola Baratter: il turn over di DS e insegnanti è faticoso ma utilissimo

Paola Baratter è attualmente dirigente scolastica del Liceo classico Prati di Trento, attualmente in quanto in Trentino la nomina dura al massimo sei anni, e poi si cambia scuola. Curiosa e appassionata, ha raccontato al podcast Insegnanti al microfono la sua ampia e varia esperienza nella scuola. Figlia di insegnanti, fin da piccola ha coltivato il desiderio di fare l’insegnante, anche se alla fine delle superiori era indecisa se studiare matematica o lettere. Poi per una serie di circostanze ha scelto lettere e ha coronato il suo sogno di insegnamento entrando nella scuola secondaria. Essendo desiderosa di ampliare le esperienze, ha poi accolto la sfida di fare il concorso per diventare dirigente scolastico e si è buttata, vincendo il nuovo ruolo. Lo ha iniziato presso l’IC Volta Mantovana, dove ha ricevuto una calda e spontanea accoglienza e ha imparato molto. Come insegnante non aveva mai ricoperto i ruoli dello staff della dirigenza, e perciò ha imparato tutto direttamente nel ruolo. Essere dirigente in Trentino Alto Adige è in parte diverso rispetto alle altre regioni. Sicuramente l’aspetto interessante è che nel contratto trentino gli insegnanti devono fare delle ore riconosciute e contabilizzate, cosa che nel resto del Paese viene fatto comunque, senza però un chiaro riconoscimento. Inoltre in Lombardia ha trovato famiglie che si sentono in dovere di aiutare la scuola, di partecipare alle attività scolastiche, sostenendole economicamente e ‘moralmente’, mentre in Trentino, dove la scuola è generalmente più efficace e organizzata, il coinvolgimento diretto delle famiglie è minore. Alla luce della sua ampia esperienza nella scuola vede il turn over dei dirigenti come un aspetto molto interessante e positivo, pur essendo impegnativo. Ma ne vale la pena, per non cristallizzarsi e disseminare in varie realtà quello che hai precedentemente imparato e realizzato. Per i docenti sembra un po’ più complicato, anche se restare nella stessa scuola per tutta la vita professionale non è proprio la situazione ottimale. Lei stessa all’inizio della sua carriera ha fatto per un periodo l’insegnante di sostegno, un’esperienza importantissima sia per il tipo di relazione che instauri con i singoli studenti e la classe, sia perchè puoi ‘vedere’ diversi tipi di insegnanti e didattiche, per cui impari moltissimo proprio entrando in classe e guardando come e cosa fanno gli altri docenti. La sua voglia di insegnare l’ha spinta a cercare e trovare altre occasioni di crescita e condivisione, per cui fin da quando era studentessa di dottorato a Ca’ Foscari di Venezia ha collaborato con l’università e attualmente è professore a contratto all’università di Bolzano per uno o due corsi all’anno, che le permettono di continuare ad insegnare e porre in dialogo la scuola e l’università, dialogo che ritiene molto importante e proficuo. Per ogni insegnante sarebbe utile poter fare esperienze di insegnamento anche nelle aule universitarie, oltre che in quelle scolastiche. La sua scuola attuale è un liceo classico che si apre alla modernità e così ha introdotto alcuni percorsi innovativi: il percorso denominato “Archimede”, Liceo classico matematico che ha una convenzione con l’Università di Trento per far dialogare le materie classiche e quelle scientifiche; il percorso “Erodoto”, con il tedesco come seconda lingua fino all’ultimo anno; “Euripide”, liceo classico delle arti e dello spettacolo; e infine “Pitagora” incentrato sui linguaggi e sulla comunicazione. Infine ha all’attivo da molti anni una collaborazione con la storica rivista Scuola Italiana Moderna per la formulazione di proposte didattiche, tra le quali l’approccio valenziale per l’insegnamento grammaticale, rivolte agli insegnanti della scuola primaria; con l’Editrice La Scuola di Brescia ha recentemente pubblicato una grammatica per il primo biennio della scuola superiore che si propone di spiegare il funzionamento della lingua italiana partendo dalla lettura e dall’analisi di testi della nostra letteratura contemporanea.

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