Serena Briganti: crescere insegnando con Instagram

Serena Briganti è la professoressa di lingua inglese e francese che condivide la sua esperienza di scuola attraverso il profilo Instagram Crescere insegnando”. Ha iniziato la sua esperienza lavorativa al nord, nella cittadina di Parma. Ha raccontato al podcast Insegnanti al microfono come ha ottenuto le sue prime assegnazioni su francese e sostegno in diverse scuole lì, fino ad arrivare pian piano ad avvicinarsi al sud, vicino la sua terra natale. Serena attualmente insegna al sud all’I.C. Cappuccini e all’I.C. Paradiso di Brindisi, sul sostegno. Il desiderio di fare la docente l’ha respirato fin da bambina in quanto suo padre è stato un insegnante di inglese al liceo molto bravo e apprezzato dai suoi studenti da poco in pensione. Da piccola si è innamorata di questo mestiere e di questo mondo grazie a lui, all’amore e la passione che le riusciva a trasmettere. 

Le piace parlare, creare relazioni, aiutare chi é in difficoltà ed essere un punto di riferimento per i suoi studenti. Ha imparato che fare l’insegnante é senz’altro un privilegio ma anche una grande responsabilità perché si possiedono gli strumenti per formare, influenzare e cambiare il modo di fare e pensare dei ragazzi. 

Per lei insegnare significa soprattutto saper creare rapporti umani significativi, reali, sinceri, per poi avviare il processo di apprendimento. Il dialogo e l’empatia sono i suoi punti cardine.

E’ da qualche anno che insegna e riconosce che la formazione universitaria italiana per poter svolgere questo mestiere è ancora troppo nozionistica e poco pratica. Durante il suo percorso universitario, ha scelto di fare un tirocinio in una scuola sapendo già di voler intraprendere la via dell’insegnamento, ma purtroppo non è così tanto frequente che sia scelto dagli studenti. Secondo lei durante l’Università per chi vorrebbe fare l’insegnante, il tirocinio a scuola dovrebbe essere obbligatorio così come lo studio di diverse discipline non ancora presenti nei piani di studi come: psicologia, pedagogia e normative scolastiche. Ha fatto due esperienze di Erasmus a Parigi e a Liverpool, che le hanno dato numerosi stimoli e spunti per la scuola e per il modo d’insegnare le lingue.  

Nella sua breve esperienza di docente ha però già visto diverse scuole del Nord e del Sud, della secondaria di primo grado e ha capito e constatato che ci sono ‘tante scuole’ in Italia, pur tutte appartenenti allo stesso sistema scolastico nazionale. Non è facile ma per quello che ha vissuto può dire che nelle scuole del Nord c’è maggiore efficienza, precisione amministrativa e strutture più aggiornate, di contro però si respira una maggiore freddezza tra i colleghi, maggiore ‘individualismo’ e competizione. Nelle scuole del Sud si respira sicuramente un clima diverso. C’è maggiore relazione umana e condivisione tra i colleghi, più flessibilità per quel che riguarda la burocrazia scolastica. La cosa più rilevante é che al sud ha notato da parte degli alunni 104 maggiore considerazione e gratificazione verso la figura dell’insegnante di sostegno poiché il rapporto con gli alunni così come per i colleghi é più ravvicinato.

Serena ha aperto il suo profilo social su Instagram dal nome “Crescere insegnando per aver traccia nel tempo delle sue esperienze, riflessioni, attività e anche per far parte della community “team docenti” con la quale ha la possibilità di confrontarsi, collaborare, condividere, scambiarsi idee e proposte lavorative. 

Secondo la professoressa Briganti svolgere questo lavoro ha più pro che contro. Senz’altro si dovrebbero creare dei percorsi universitari abilitanti che eviterebbero l’infinita e complicata trafila oltre che variabile nel tempo (concorsi straordinari, ordinari, TFA, crediti, graduatorie varie, ecc.) per raggiungere l’obiettivo di entrare in ruolo. Inoltre, la scuola italiana dovrebbe migliorare l’aspetto economico dei docenti per dare maggiore valorizzazione sociale a questo mestiere che é estremamente importante. Per ultimo, c’è anche troppa burocrazia. Per tutto il resto, ci sono innumerevoli pro. 

Si ritiene molto fortunata poiché può fare il lavoro che ha sempre sognato di svolgere, che la rende viva, la fa sentire nel posto giusto e per questo é per lei “il lavoro più bello del mondo” nonostante comporti a volte numerosi sacrifici. A livello umano é un lavoro che ti permette di dare e ricevere tanto, ti rende una persona migliore, offre la possibilità di instaurare relazioni umani sempre nuove, diverse che ti arricchiscono e che ti permettono di lasciare qualcosa che nel tempo rimarrà per sempre. (Da qui il nome “crescere insegnando”).

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