Ho scoperto la prof.ssa Giulia Artioli sulla piattaforma di Instagram. Il suo profilo è molto seguito perchè racconta l’etimologia di alcune parole di suo comune. Insegna lettere e latino al biennio del liceo Belfiore di Mantova. Ha raccontato ad Insegnanti al microfono la sua passione fin da piccola di studiare materie classiche e diventare insegnante. E’ giovane e da pochi anni ha iniziato questa professione, dovendo cambiare ogni anno istituto e quindi classi e alunni. La fatica di questa precarietà offre anche la possibilità di imparare cose nuove, di confrontarsi con insegnanti diversi. Si impara la versatilità.
La pandemia e il lockdown del 2020 le hanno dato l’opportunità della didattica a distanza e di iniziare un esperimento di offrire spunti delle sue materie letterarie con le tecnologie e metodologie digitali. L’avventura però si è conclusa a fine anno. Ma i suoi studenti l’hanno incoraggiata a continuare vista la bellezza e utilità di questo approccio.
Così ha deciso di aprire una pagina personale su Instagram @giulia_artioli e ogni settimana offrire la spiegazione etimologica di alcune parole. Ovviamente senza obbligare nessuno a seguirla, c’è la possibilità di interagire con lei, inviando richieste di parole da capire. Adesso ha una lista di parole segnalate dai suoi followers e in quattro minuti, con un video dove si vede il suo volto e non usa altri supporti, come slide o scritte o musiche, spiega il significato delle parole.
I suoi video sono seguiti da migliai di utenti e non le mancano i suggerimenti. Questi le permettono non solo di avere soddisfazione ma anche di continuare la sua attività di ricerca, in quanto l’etimologia richiede studio, approfondimento, aggiornamento continuo.
Questo canale è distinto dalla scuola, non lo usa in classe, anche se ha ricevuto molti complimenti sia dai colleghi che dagli stessi studenti. Ha avuto una bella soddisfazione da numerosi utenti e da una casa editrice che le ha proposto di scrivere un libro.
Il suo obiettivo è di offrire un servizio a tutti sulla bellezza e ricchezza delle parole. Su questo ha notato nel tempo un certo cambiamento delle richieste: all’inizio, durante il la pandemia, chiedevano parole un pò tristi e cupe, adesso invece domandano parole più positive e ottimistiche.
Oltre a questo profilo Instagram, sta realizzando con i suoi alunni un blog e un podcast di geostoria, affidati a loro, perchè lavorando in prima persona, affezionandosi allo strumento, diventando i primi responsabili, tutto questo mix è certamente più efficace didatticamente.
La sua esperienza della scuola italiana, la sua idea è che il sistema è un pò difficile e complicato. Ci sono difficoltà logistiche e pratiche, edifici e strutture vecchie e spesso inadeguate alle esigenze di oggi.
Ma nonostante le difficoltà, la scuola è positiva in sè. E’ luogo di libertà.