
Coniugare passione per l’insegnamento e la regia di videoclip e film, questo ha raccontato Mario Spinocchio al podcast Insegnanti al microfono. In 4^ elementare il piccolo Mario fu colpito dalla figura di una maestra supplente che era riuscita a coinvolgere, partecipare e appassionare gli alunni in classe. Da allora ha sempre portato nel cuore il desiderio di condividere il sapere e quindi di fare l’insegnante. Inoltre sempre da piccolo, durante un’estate è stato punito con il divieto di andare al mare e in quell’occasione ha passato i giorni guardando film in TV. Da quella vicenda è nata la sua seconda grande passione: quella per il cinema. Ma di fronte al suo desiderio di fare il regista i suoi genitori gli hanno detto che in Calabria non si può fare il cinema, bisogna andare a Roma. E così lui ha fatto. Appena finita la maturità è partito per la capitale per cercare la formazione giusta. Ed è in realtà arrivato fino a Los Angeles per frequentare per due estati i corsi delle grandi academy hollywoodiane. Lì ha imparato tantissimo. Nellos stesso periodo ricevette la nomina in ruolo come insegnante, così dovette fare una scelta: o continuare nel mondo del cinema negli Stati Uniti oppure rientrare in Italia e prendere il posto in una scuola di Roma. La scelta fu quella di seguire la passione dell’insegnamento con l’impegno di non abbandonare la regia. E’ convinto che la scuola è un vero punto di riferimento per la crescita e la maturazione degli adolescenti e spesso dele famiglie, come racconta molto bene nel suo film “Fuori scuola”. Occorre perciò sostenerla e valorizzarla. E anche aiutare tanti insegnanti ad avere un approccio più empatico con gli studenti, per saperli valorizzare e includere.
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