Maurizio Mingardi: l’insegnamento come un sogno finalmente realizzato

Il prof. Maurizio Mingardi, insegnante di lingue Inglese e Spagnola quest’anno come supplente presso l’ IC “Rita Levi Montalcini” di Torbole, BS, è entrato quest’anno nel mondo della scuola e ha raccontato ad Insegnanti al microfono il suo percorso personale e la sua impressione. Ha sempre avuto il sogno di insegnare e finalmente lo ha realizzzato.

La sua storia lavorativa è particoalre in quanto finita la scuola superiore ha scelto e dovuto andare a lavorare presso uno studio di consulenza del lavoro, ottenendo un contratto a tempo indeterminato. Quindi il cosiddetto lavoro fisso lo aveva. Ma aveva ancora nel cuore il desiderio di insegnare. Così dopo i trent’anni è riuscito a studiare Scienze linguistiche presso l’Università Cattolica di Milano ottenendo la specializzazione in Inglese e Spagnolo. E così quest’anno ha potuto fare la sua prima esperienza di supplenze.

La scuola è fondamentale per una società, senza formazione, cultura, istruzione una società di ignoranti non funziona. Non sta bene. Purtroppo oggi e in Italia non è adeguatamente considerata, come merita. Lui stesso ho ricevuto critiche per aver lasciato il posto sicuro per un posto di lavoro da precario, visto che la modalità di ingresso nella scuola è complesso e lungo.

Ha scelto di studiare ed insegnare lingue straniere significa capire un altro mondo, una visione diversa del mondo. Purtroppo l’università non è legata, integrata con il sistema della scuola. Ottima preparazione sui contenuti ma poca attenzione alla scuola. Alla Cattolica è molto accentuato l’orientamento verso il business piuttosto che verso la didattica e l’insegnamento. Anche in questo lo sbocco professionale della docenza non è molto valorizzato.

Oggi i ragazzi e ragazze sono molto vivaci e devono essere stimolati continuamente, anche accettando che non tutti i minuti della lezione siano al massimo della concentrazione. L’importante è che ci sia un obiettivo e sia raggiunto.

Ha un consiglio per motivarsi allo studio. Occorrono le 3 P: passione, pazienza, preparazione.

La scuola italiana purtroppo ha un grosso limite nella alta e spesso inutile burocrazia. Invece la risorsa migliore sono gli insegnanti, ce ne sono tantissimi motivati, appassionati, competenti.

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