La prof.ssa Luisa Treccani ha raccontato ad Insegnanti al microfono la sua passione educativa di insegnante di Filosofia e Scienze Umane unita a quella per la legislazione scolastica. Insegna al liceo Girolamo Bagatta di Desenzano, BS, e da un anno è distaccata a tempo pieno alla Cisl scuola provinciale come esperta e formatrice di legislazione scolastica. Un binomio importante ma non sempre compreso e assimilato dal corpo docente, troppo spesso focalizzato ‘solo’ sulla parte didattica e pedagogica e poco sugli aspetti legislativi, troppo spesso considerati astratti, astrusi e formali. E’ vero che la burocrazia scolastica è farraginosa, complicata e poco chiara e che il CCNL all’art. 27 parla di vari obblighi e competenze che l’insegnante deve avere e acquisire ma non si parla della competenza e formazione legislativa. Ma la vita del docente è comunque ‘guidata’ e intrecciata agli aspetti del diritto e della legge. Per questo la prof.sa Treccani ha anche aperto un suo canale you tube dal titolo Professionisti a scuola per spiegare in pochi minuti i diversi aspetti della legge che interessano principalmente il mondo della scuola.
E’ importante che gli insegnanti comprendano che anche le leggi sono parte della formazione e competenza che devono possedere tanto quanto quella didattica, pedagogica e della disciplina. Si pensi ad esempio alla semplice esperienza e organizzazione di una gita didattica: organizzazione, contabioità, sicurezza, norme civili e penali, pedagogia e didattica.
Le leggi della scuola sono le cosiddette ‘regole del gioco’, per questo è importante conoscerle. Sono dei contenuti trasversali, in quanto ogni proposta didattica comunque deve inserirsi dentro ad una norma, si pensi ad esempio alle Linee guida nazionali.
La formazione attuale degli insegnanti è un pò eterogena in quanto quelli nuovi, soprattutto provenienti dai percorsi della primaria, sono generalmente ben preparati. Invece quelli della secondaria, a causa di numerosi e variegati interventi legislativi, si trovano dentro un grande ginepraio, di non facile ricostruzione. Gli stessi corsi di laurea dovrebbero includere anche esami e percorsi sulla legislazione scolastica.
Secondo la prof.sa dopo il regolamento sull’autonomia del 1999, a cui è seguita la legge 107 del 2015, c’è stato un progressivo scollamento tra Dirigente e organi collegiali,e così il rischio è che il DS si senta e viva in totale autonomia la sua responsabilità di gestione, senza coinvolgere abbastanza il corpo docente e gli altri attori della scuola. Dipende molto dalla personalità e scelta del DS.
Il dibattito tra pedagogisti e disciplinaristi è sempre attule per esprime la centralità di uno dei due aspetti.
La Cisl scuola sta proponendo corsi sulla essenzializzazione del curriculum e uno sull’utilizzo dele tecnologie. Inoltre oltre ad una eccessiva burocratizzazione accumulata nel tempo c’è anche una mancanza di contratto collettivo adeguato ai tempi e alle esigenze. Oggi c’è un alto carico di lavoro che non è adeguatamente riconosciuto e valorizzato, creando tensioni e spesso malcontento sia all’interno della compagine scolastica che nella società.
Un auspicio è che sia alleggerita la burocratizzazione della legislazione scolastica. Il ministro che riuscirà a farlo, sarà ricordato a vita! Occorre snellire, semplificare.
E per fortuna c’è il personale docente e ATA che hanno sempre voluto con impegno e con le risorse disponibili ad offrire il meglio per i propri studenti e famiglie.