
La professoressa Maria Raspatelli ha raccontato al podcast Insegnanti al microfono la sua esperienza di insegnante di Religione Cattolica presso l’Istituto Tecnico Panetti Pitagora di Bari e del motivo per cui è stata proclamata tra i migliori insegnanti al mondo, soprattutto per la sua didattica con la radio della scuola, tramite il riconoscimento del premio Global Teacher Award che è proclamato dall’associato AKS Education Award.
La professoressa è laureata in Filosofia e pur essendo abilitata nella materia ha iniziato anche il percorso di studio laurendosi anche in Scienze religiose, presso la facoltà teologica di Bari. Questa formazione ha completato e arricchito quella in filosofia e sopratutto l’ha affascinata così tanto da farle scegliere di divntare insegnante di religione perchè più rispondente alla sua personalità, inclinazione e visione culturale. Essere docente, di qualsiasi materia, secondo lei significa avere una predisposizione all’empatia che nel tempo va affinata, sviluppata e approfondita. Occorre avere la competenza sulla materia e nello stesso tempo essere formati sulla didattica e sulla relazione. L’insegnante ha un ruolo importantissimo per le generazioni degli studenti e quindi anche gli errori sono parte importante della propria formazione. Non si lavora mai da soli, è importante collaborare, imparare e anche ‘rubare’ deagli altri per poter fare sempre meglio.
Secondo Maria non basta sapre e amare la propria materia, occorre avere una disposizione a capire l’altro, serve avere passione educativa.
Un buon insegnante dovrebbe:
essere sereno e contento di se stesso e del suo lavoro,
essere creativo nella sua lezione,
essere attento al clima della classe che si instaura,
essere consapevole della ‘temperatura’ emotiva e relazionale che vivono gli studenti tra loro e con l’insegnante.
Se gli alunni e il docente stanno bene in classe, si impara più velocemente e meglio.
Per Maria insegnare religione significa avere quella libertà che le permette di scegliere gli argomenti che interessano maggiormente agli alunni, renderli protagonisti e aiutarli ad esprimersi.
La cartina tornasole di una buona classe non è il silenzio ma il fermento, la partecipazione, la curiosità. Occorre spiegare sempre per ogni materia il senso di quello che studiamo.
E’ stata selezionata e poi vincitrice del premio internazionale sezione Italia del Global Teacher Award in quanto ha realizzato diversi progetti e ha un approccio molto coinvolgente e stimolante con i suoi alunni. Il progetto che più rappresenta la sua passione e strategia didattica rigurda da oltre 10 anni l’attività extra curriculare di radio Panetti della sua scuola. Un’iniziativa nata dalla mente creativa del marito, anche lui insegnante nella stessa scuola, e che ha prodotto un altissimo ed entusiasmante coinvolgimento degli studenti e studentesse nell’attività pomeridiana di redazione, scrittura, registrazione e conduzione delle varie trasmissioni della radio. Oggi ci sono programmi h 24 di vario genere e coinvolgono 80 tra ragazzi e ragazze, tanto che ogni anno la professoressa Raspatelli e il professor Curci devono selezionare i candidati, in quanto sono sempre di più i ragazzi e ragazze che vorrebbero partecipare ai programmi. In questa attività gli alunni imparano tante cose, dalla scrittura, alla gestione del tempo, della voce, alle competenze digitali e tecnologiche, alla cooperazione e al public speaking. Imparare ad essere giornalisti significa anche imparare e gestire le emozioni, che nascono inevitabilmente davanti ad un microfono.
Del suo premio e delle sue attività ne hanno parlato in tanti giornali, tra cui Avvenire.
E’ un progetto sostenuto anche dal Comune di Bari, in quanto è molto orientato a combattere la dispersione scolastica e la media education.