Serena Toniolo: insegnare con MAB, laboratorio di mappatura percettiva

Il MaB è una proposta molto interessante per l’apprendimento attivo e partecipativo degli studenti. L’ho scoperto incontrando ad Insegnanti al microfono la professoressa Serena Toniolo, insegnante di Disegno tecnico e topografia, al IIS “25 Aprile Faccio” di Cuorgnè, TO

Serena ha implementato la sua didattica, già molto attiva sull’aspetto dell’outdoor learning per via della sua specifica materia, quale è la topografia, attraverso questo format, ideato dal dott. Lorenzo Micheli. Il MAB è un “laboratorio didattico-innovativo di mappatura collettiva e partecipata di un luogo (o di un insieme di luoghi) che integra i dati percettivi con le conoscenze culturali e geografiche di un territorio.  

È un’attività laboratoriale a squadre che integra diversi modelli didattici: DIDATTICA PER COMPETENZE, CHALLENGE BASED LEARNING (CBL), FEELING AND EMOTION BASED LEARNING (FEB), privilegiando l’OUTDOOR LEARNING, secondo la metodologia della CO-CREATION. [clicca qui per saperne di più]. La proposta è  frutto del PNSD e ad oggi è utilizzata e diffusa da una rete di circa quaranta scuole.

E’ un laboratorio che si fonda su quattro fasi in parte all’esterno e in parte in classe. E’ un percorso multidisciplinare e che può coinvolgere qualsiasi materia disciplinare sotto la guida di un insegnante formato. Infatti non è una semplice uscita sul territorio, ma è una vera e propria attività strutturata e ben delineata, al fine di raggiungere gli obiettivi didattici.

Il MAB punta a sviluppare spirito critico e capacità di osservazione, educare alla bellezza, stimolare il senso di appartenenza e capacità di cogliere il senso estetico dei territori al fine di prendersene cura, intraprendere un percorso di ricerca interiore che sappia integrare in modo armonico i dati raccolti dal singolo con quelli del gruppo.

Il MAB, come ha spiegato la prof.ssa Toniolo, prevede una prima fase preparatoria, una fase incentrata sul lavoro individuale delle emozioni poi una capacità di osservare, analizzare e anche criticare il territorio. Inoltre aiuta la formazione di una abilità ad ascoltare altri soggetti presenti nel territorio (tramite interviste, questionari e altro): tutto il materiale raccolto viene poi rielaborato in modo collettivo alla luce di una sfida assegnata, quindi si impara a collaborare, per poi saper raccontare ciò che si è scoperto, ciò che si è analizzato e ciò che si dovrebbe o potrebbe fare per migliorare l’ambiente esplorato. Diventa così anche una forte spinta all’impegno civico per il proprio territorio.

Con il MAB si organizzano le “passeggiate percettive” utilizzando una “emotional map” che è un contenitore in cui depositare gli stimoli che si raccolgono con diversi filtri di osservazione: muoversi all’esterno non è un banale camminare o girovagare, ma impegna il singolo alunno e il gruppo classe a lavorare in un modo preciso e orientato. Per questo il MAB si può utilizzare anche durante uscite didattiche, dove la scoperta del monumento, di un centro storico, di un ambiente naturale può essere accompagnata e arricchita da questo laboratorio di mappatura emozionale. 

Il MAB quindi diventa un’ottima occasione per conoscere e impegnarsi per il proprio territorio e imparare anche a conoscere e decifrare le proprie emozioni, stimolate dall’ambiente.

La durata del laboratorio nella sua forma “concentrata” è di circa 5 giorni, con  uscite che richiedono almeno un paio d’ore.

Per sapere di più, basta contattare la rete delle scuole aderenti al MAB nel loro sito MAB.education.

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