La maestra Barbara Riccardi, docente alla scuola primaria di Roma, ha condiviso nel salotto di Insegnanti al microfono il suo avvio nella scuola come insegnante di motricità, pensando che il movimento del corpo e il corpo stesso sono un grandissimo strumento di comunicazione, di espressione e di conoscenza. Poi è passata ad insegnare tutte le materie curriculari della scuola primaria.
Ritiene prima di essere una maestra e poi di fare la maestra. E’ convinta che il ruolo e la funzione dell’insegnante siano davvero preziosi e fondamentali per il futuro delle persone e della società. Solo con la felicità e l’entusiasmo per il proprio ruolo e lavoro si potranno davvero educare i bambini e gli adolescenti.
La sua formazione le permette di dare un’impostazione particolare alla didattica: il corpo, l’aria aperta, la motricità sono essenziali e sempre presenti nelle sue lezioni. Occorre superare il pregiudizio che fare educazione fisica è una ‘perdita’ di tempo perchè solo studiare sui e con i libri è fare scuola.
La sua idea di scuola è anche legata alla importanza di offrire fin da piccoli un’esperienza di tirocinio, di attività artigianale, manuale, concreta. E’ importante ed educativo far riscoprire la grande ricchezza della nostra tradizione artigianale e contadina, perchè anche con questi si può fare scuola e accrescere le competenze.
La sua esperienza con il Global Teacher Prize è iniziata molto casualmente ed inaspettatamente: le arrivavano le mail in inglese e pensava fossero spam. Quindi la successiva telefonata da Londra l’ha colta totalmente di sorpresa: le volevano comunciare di essere stat scelta tra i primi 10 insegnanti del prestigioso Global Teacher Prize. La gioia di poter condividere la bellissima esperienza della scuola con colleghi di altri Paesi in modi, luoghi, discipline e lingue diverse è molto arricchente, stimolante e anche divertente.
La sua soddisfazione, grazie anche ai Dirigenti Scolastici e colleghi che l’hanno sostenuta e non punita in questo suo modo di didattica, nasce proprio dal fare lezione in modo diverso, anzi lei dice che la sua classe è sempre un caos, in quanto usa la musica, gli oggetti, il movimento del corpo, tutto ciò che rende attivi, prtecipi gli alunni. Utilizza lo spazio all’aperto, come quando fa il Tg durante il quale gli alunni si dividono i ruoli, creano gli oggetti dello studio TV, lo sfondo, preparano i testi e fanno il ciack.
Il gruppo internazionale è attivo anche su Whatsapp, per cui quotidianamente si scrivono e condividono idee, proposte e visioni della scuola, perchè all’estero è normale lavorare in team, condividere tra colleghi, cosa che da noi in Italia non è così. Noi rischiamo di lavorare ed essere troppo isolati e autoreferenziali.
L’insegnante non è un missionario, è una persona appassionata del proprio lavoro e del ruolo sociale che riveste.
Il progetto più recente riguarda il benessere per gli operatori della scuola: una giornata di relax, riposo per insegnanti, personale Ata e anche genitori ricca di opportunità (con massaggi, cibo, ginnastica di postura, formazione, ecc). Un benessere per gli insegnanti che poi riversano negli alunni, un progetto di benessere circolare.