Questa crisi ci ha mostrato i punti di forza dei nostri sistemi educativi, ma anche debolezze e (…) ci ha richiesto di migliorare l’educazione digitale e di fornire agli insegnanti competenze pertinenti e adeguate.
Marija Ivanova Gabriel, Commissario europeo per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù
E’ uscito il nuovo report sul reclutamento degli insegnanti in Europa
Il percorso e i requisiti
Nei Paesi membri viene richiesta generalmente una qualifica di livello terziario. Il requisito minimo più comune per la Scuola primaria è un diploma di laurea di primo livello.
Per accedere all’insegnamento del livello secondario inferiore, è richiesta una laurea magistrale in circa la metà dei Paesi membri, qualifica minima prevista dalla maggioranza delle nazioni europee per l’insegnamento nelle Scuole secondarie superiori.
Per quanto riguarda i requisiti per la progressione di carriera, gli step formali sono la valutazione e lo sviluppo professionale continuo. Nei Paesi come l’Italia in cui non ci sono step formali, invece, vale principalmente l’anzianità di servizio.
Nell’educazione della prima infanzia, esistono differenze sostanziali per le qualifiche minime richieste in Europa.
Alcuni Paesi hanno stabilito requisiti minimi relativi alle qualifiche per tutti i membri del personale, mentre altri richiedono qualifiche diverse per differenti posizioni. Le qualifiche di livello terziario non sono spesso richieste a tutti i membri di un team per l’educazione e cura della prima infanzia.
Eurydice, Cifre chiave sull’educazione e cura della prima infanzia in Europa
L’esigenza espressa negli ultimi anni dai ministeri dell’istruzione dei Paesi europei per il personale dell’Educazione e Cura della Prima Infanzia è quella di aumentare il livello di professionalità, al fine di raggiungere “maggiori interazioni di qualità tra il personale e bambino e, pertanto, migliori risultati in termini di sviluppo per i bambini“.
La formazione iniziale
In merito alla cosiddetta formazione iniziale, ossia il percorso principale per diventare insegnante, in quasi tutti i Paesi è prevista una percentuale di formazione professionale da svolgere, ma in porzione variabile, dal 50% di Irlanda, Belgio e Malta all’8% in Italia e Montenegro.
Nel nostro Paese, in particolare, per insegnare nelle Scuole secondarie, è previsto un concorso, la cui ammissione richiede l’acquisizione di crediti in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche. I crediti possono essere previsti nel corso della laurea magistrale o possono essere conseguiti dopo la laurea.
In base ai risultati dell’Indagine Internazionale TALIS 2018, in Europa, quasi il 70% degli insegnanti (in Italia il 60% circa) è stato formato in tutti e tre i principali aspetti della formazione (contenuti disciplinari, pedagogia generale e relativa alla specifica disciplina e pratica in classe).
La carriera degli insegnanti in Europa.