Natalia Olivieri: insegnare lingue straniere in un IPSAR con il modulo delle 5E

Ho conosciuto la prof.sa Natalia Olivieri sulla rete di Linkedin e l’ho ascoltata nel mio podcast Insegnanti al microfono per capire meglio la sua passione per l’insegnamento e per le metodologie più adatte.

Insegna lingue straniere all’Istituto professionale alberghiero “Amerigo Vespucci” di Milano, un’istituzione storica che è un punto di riferimento per la cucina e l’arte culinaria.

Nata e cresciuta per alcuni anni in Argentina, si è poi trasferita in Italia dove ha studiato e ha portato la sua esperienza personale nel metodo di didattica dell’italiano per stranieri. Precaria da anni, vive ogni anno la nomina ad una nuova scuola con entusiasmo e trepidazione. La relazione con gli studenti è quello che la emoziona più di tutto. Il tempo della pandemia e quindi la DAD lpha stimolata a ricercare nuove strategie per i suoi alunni che provenienti da altri Paesi hanno bisogno di vivere l’apprendimento dell’italiano con divertimento.

Per la prof.sa Natalia ogni lezione deve essere un divertimento e una relazione. Infatti lei sceglie di impiegare il tempo iniziale per far parlare, raccontare gli alunni e alunne per poter entrare meglio in relazione con loro, per entrare nel loro mondo e cercare di capire il loro linguaggio.

Si è cosi inventate le tecniche più diverse e divertenti, come i quiz, gli indovinelli in dialetto o italiano traslitterati in lingua tedesca o inglese, così come le barzellette. Non è stato un compito facile ma è stato un percorso utilissimo. Soprattutto gli indovinelli hanno avuto un grande successo.

Ha intrapreso anche un metodo di autovalutazione, attraverso i moduli Google, per superare l’ansia del voto, molto forte negli studenti italiani.

In particolare ha adottato la metodologia delle 5E, che nasce dalla prospettiva strutturalista e consiste in un processo ciclico, non lineare e progressivo: Engagement, Explration, Elaboration, Explanation, Evaluation.

Un metodo che trova un forte sostegno, pianificazione e sviluppo attraverso i documenti di hyperdocs.

Un’ultima strategia introdotta è stata quella dei sondaggi, che ha permesso di coinvolgerli ancora di più e meglio.

Secondo Natalia la scuola può e deve essere migliorata e cambiata dall’interno, attraverso la collaborazione la rete di chi ci lavora. E nel benessere della scuola il Dirigente Scolastico ha un ruolo decisivo, dovrebbe essere capace di dialogare, di ascoltare.

Tutte le sue idee sono state, finora, raccolte nel libro Idee per la scuola, Simone edizioni

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