Si parla tanto di rientrare a scuola, che i giovani hanno bisogno di ritornare a scuola, a vivere uno degli ambienti e contesti più significativi della loro crescita. E’ tutto vero. Tutti ce lo auguriamo. Ma occorre anche dire che tanti adolescenti fuori della scuola non si comportano secondo le minime regole della sicurezza sanitaria oggi vigenti. Sembra inutile preparare la scuola in sicurezza se prima e dopo le ore in classe i giovani fanno una vita completamente normale. Troppe foto sui social dimostrano che anche in questi giorni di festa molti non hanno rispettato le distanza, l’uso della mascherina, le regole di non assembramento.
E poi vorrebbero tornare a scuola senza problemi. Forse per loro non ci sono. ma così rischiano di portare agli altri i problemi di salute, diventano veicoli di diffusione per persone anziane e adulte, che loro frequenterebbero anche a scuola.
Loro dicono che hanno bisogno di vita sociale, che pochissimi si sono ammalati, per cui il problema sanitario del virus non li riguarda, almeno in una certa quantità di loro.
Che fare se ci sono evidenti segni di non osservanza da parte loro delle regole sanitarie? Se diventano potenziali trasmettitori dei virus e soprattutto poco responsabili verso la società e le persone più fragili?
Perchè vogliono tornare a scuola….senza essere attenti e rispettosi verso le regole elementari? E poi alcuni hanno i coraggio di lamentarsi perchè i mezzi di trasporto sono pieni? I giovani, come gli adulti, fanno presto a guardare gli errori e le incongruenze degli altri, sono giovani e hanno nel cuore lo slancio per il futuro e una certa dose di egocentrismo, salutare e pieno di carica di vita.
Dobbiamo farli rientrare a scuola, ma anche aiutarli a crescere nella responsabilità, per il loro e il nostro bene.